Parliamo di slow motion

Ormai con le ultime uscite tecnologiche lo slow motion è ufficialmente sdoganato anche dal lato consumer. Perfino i telefonini raggiungono la soglia di 240 fps (frames per second). Ma a cosa serve esattamente girare in questa modalità?

Se normalmente un filmato è composto da 25 frame al secondo, girarne 240 ci consente poi di redistribuirli lungo l'asse temporale: se abbiamo messo 240 frames in un solo secondo, possiamo distribuirli lungo circa 9 secondi senza andare in deficit. Ne risulta un effetto slow motion molto fluido e gradevole!

Come si girano filmati in slow motion?

La domanda è mal posta. I filmati non si girano in slow motion, ma a velocità regolare. Quello che cambia sono solo i frames al secondo. Siamo noi che agendo in post-produzione sulla singola clip ne modifichiamo la durata, distribuendo sull'asse temporale quei frame al secondo in eccesso.

La maggior parte dei dispositivi consumer hanno una modalità apposita che si occuperà di tutte le impostazioni in automatico, ma se il vostro non dovesse averne, ricordatevi semplicemente che è necessario far coincidere i frame al secondo col valore di otturatore. Se stiamo girando a 120 fps, dovremo avere un tempo di otturatore di almeno 1/125 di secondo. Se giriamo a 240 fps saliremo a 1/240 di secondo, e così via.

La formuletta magica!

Dunque come si ottiene la percentuale da inserire nel nostro software di montaggio? (Do per assodato che si utilizzi un software come Premiere Pro o affini, che consentono la modifica del framerate tramite un indicatore di percentuale).

Calcoliamo la nostra base di 25 fps, la dividiamo per 240 e moltiplichiamo il risultato per 100. Si ottiene quindi:

(25/240)x100=10,4166666667

Teniamo buoni i primi due numeri dopo la virgola, e ci siamo!

E se stessimo lavorando in una sessione a50 fps e avessimo le riprese a 120 fps? Nessun problema, rivediamo la formula!

(50/120)x100=41,6666666667

E via così.

In questo modo otteniamo il massimo effetto rallentato, ma possiamo anche fermarci prima. L'importante è non scendere sotto la soglia indicata dalla formula!

Effetti indesiderati

Cose da tenere sempre a mente: 

1. i filmati girati a elevati fps pesano molto di più dei filmati tradizionali;
2. quando si converte è bene tenere sempre a mente la formula magica, perché se è vero che possiamo muoverci a piacimento da 100% alla soglia indicata dalla formula, scendere al di sotto di questa soglia avrà effetti poco gradevoli sul nostro lavoro;
3. Può non sembrare, ma girare in slo-mo è molto complicato. Calcolare i tempi diventa difficile, così come eseguire i movimenti di camera correttamente e mantenendo a fuoco il soggetto.

Come si rallenta una clip in Premiere Pro

Nel filmato seguente è illustrato il procedimento per rallentare una clip in Premiere Pro CC 2018:

Smooth slow motion transition in Premiere Pro CC 2018 http://www.flarescape.com http://www.facebook.com/FlarescapeOfficial https://www.instagram.com/flarescapeofficial/

Ma poi... come si esporta lo slow motion?

Una volta che la clip è stata processata si può esportare normalmente a 25 fps o qualunque altro framerate desiderato, il procedimento è già stato elaborato in fase di editing.

Con cosa posso girare ad alti fps?

Vi segnaliamo alcuni dispositivi adatti allo scopo

Fino a 960 fps:
• Sony RX10 II
• Sony RX100 V

Fino a 240 fps:
• GoPro Hero6 Black

Fino a 120 fps:
• Sony a7S II
• Panasonic Lumix DMC-FZ1000
• GoPro Hero5 Black


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