Fotografare i campi di girasoli

Premetto che, successivamente allo shooting, mi sono documentato sulle tecniche utilizzate dai miei colleghi fotografi (italiani), per scoprire se c’erano molte differenza tra quello che ho fatto io di pancia (questo shooting infatti non mi è stato commissionato, ma è frutto semplicemente della mia passione fotografica e della incessante voglia di mettere in campo la mia tecnica, con lo scopo di migliorare e portarmi a casa nuove immagini) e quello che consiglia chi è più esperto di me in fatto di fiori.

Posso mettermi le mani nei capelli? Ok, l’ho fatto!

Fotografare i girasoli in pieno giorno

Un tentativo che è giusto fare, in fondo i girasoli sono li per tutta la giornata e fotografarli solo durante la golden hour non era esattamente una sfida… almeno era quello che pensavo!

Sebbene fotografare un campo di girasoli in pieno giorno sia più complicato di quello che può sembrare, se cogliamo il momento del giorno in cui i girasoli sono pienamente illuminati dal sole, non dovremmo avere problemi di esposizione; al contrario, la grande quantità di luce dovrebbe consentirci di scattare senza problemi a ISO 100 mantenendo anche un diaframma abbastanza chiuso, senza compromettere i tempi di scatto in caso stessimo lavorando a mano libera… Cosa che auspico, e vediamo subito il perché.

Fotografare i girasoli con il cavalletto

Questa è la cosa che più mi ha lasciato perplesso, leggendo che molti si dilettano a fotografare i fiori con un treppiede. Legittimo, per carità, ognuno scatta come meglio crede. Tuttavia!

La mia esperienza con i fiori mi ha insegnato che non stanno mai fermi. Semplicemente mai, neanche un secondo. Quindi, a meno di non aver beccato una giornata completamente priva di vento, scattare con tempi lunghi significa portarsi a casa una tonnellata di foto con i girasoli mossi.

Scattiamo con tempi rapidi per evitare il mosso del vento? Ok, allora il treppiede non ci serve più. Questa è la mia esperienza, ma ve la regalo volentieri, perché secondo me vi fa comodo. Scattare fiori con il treppiede è follia, piuttosto congeliamo l’azione con il flash.

Fotografare i girasoli con il flash

Non ho immagini da mostrarvi di questa casistica, perché volutamente non l’ho sperimentata. La luce fashion data dal flash avrebbe sicuramente illuminato i girasoli compensando brillantemente l’esposizione del cielo dietro al campo, tuttavia la foto sarebbe risultata molto innaturale, palesemente artefatta. La cosa può piacere o meno, e a me non dispiace, semplicemente non era il mio intento.

La teoria è semplice, il cielo è più chiaro dei girasoli. Quindi, esponendo correttamente per il cielo, i girasoli vengono scuri; ma aggiungendo il flash – che ricordiamolo, è abbastanza potente da illuminare dei fiori situati a pochi metri dalla camera, ma non sarà mai in grado di arrivare a illuminare le nuvole – avremo la giusta quantità di luce anche sui girasoli, a patto di bilanciare perfettamente l’esposizione delle due fonti di luce.

Fotografare i girasoli con il grandangolo

In questo caso parliamo sostanzialmente di fotografia landscape, di paesaggio. Questo genere fotografico ha molto in comune con la fotografia di interni o esterni che tanto è cara a chi scrive. Evitiamo il più possibile linee storte o angolazioni strane e artistiche – sto mettendo tutto il disprezzo di cui sono capace nella parola “artistiche”, lo percepite? Bene! Concentriamoci piuttosto sul trovare qualcosa da mettere in primo piano e gestire bene lo sfondo, senza contorcerci come indemoniati per fare la foto con l’orizzonte a 45 gradi.

Cerchiamo anche di gestire la distorsione, nel senso che il rapporto di vicinanza/lontananza tra noi e gli elementi della foto può essere giocato a nostro vantaggio per dare enfasi al soggetto principale, sia esso un fiore in particolare o altro.

Fotografare i girasoli con il macro

Posso dire di essermi cimentato con la fotografia macro negli anni passati, con buoni risultati e piccole soddisfazioni, anche se non mi considero un luminare e non è certo il mio pane. Posso dire altresì che in questo caso mi sembra riduttivo stringere fino al macro per fotografare un campo di girasoli. Voglio dire, è un campo. È grande! Se uso il macro, posso tranquillamente comprare un girasole dal mio fioraio e fare un dettaglio dei semi o di un petalo, senza muovermi di un passo da casa mia – e a questo punto tiro fuori i softbox e lo uso sì, il treppiede, perché sono in casa mia e di vento non ce n’è.

Capite cosa intendo? Padronissimi di fotografare i girasoli con un supertele o con una lente macro, ma a mio parere staremmo sprecando un’occasione di catturare immagini complesse e metterci alla prova sulla composizione.

Fotografare i girasoli con tecnica HDR

Qualcosa non torna vero? Se abbiamo parlato del treppiede e l’abbiamo sostanzialmente cassato – a meno di non volerci accontentare di foto con i girasoli mossi –, perché la tecnica HDR dovrebbe dare risultati migliori?

Posso dirvi che l’ho sperimentata, seppur con diverse difficoltà, scoprendo che i risultati erano quantomeno migliori rispetto alla posa lunga, per almeno due ottime ragioni:

  1. Scattando con il bracketing è possibile impostare tre scatti ravvicinati, con esposizioni abbastanza veloci da tentare di ridurre al minimo il mosso;

  2. A differenza di uno scatto singolo, riusciamo a salvare molte informazioni sia nelle ombre che nelle alte luci, di fatto catturiamo una scena più complessa e ricca di dettagli, a patto di riuscire poi a matchare i tre fotogrammi in post-produzione.

Vediamo due foto a confronto per farci un’idea.

Il risultato HDR, che parte dalle tre immagini che vediamo di seguito, porta a un risultato migliore in termini di gamma dinamica.

Recuperare i dettagli nelle foto dei girasoli

Abbiamo scoperto che esporre correttamente cielo e terra può essere complesso, dico bene? Durante il giorno, se scattiamo con il sole a favore, ci va di lusso, ma se aspettiamo il momento migliore della giornata (alba e tramonto) il gioco si fa più complicato.

Per raggiungere il risultato desiderato siamo ricorsi al bracketing per la foto HDR, anche se questa tecnica presenta il chiaro inconveniente del mutamento della scena nel tempo, proprio come lo scatto su treppiede.

Che fare allora? Vediamo cosa succede se prendiamo uno scatto con esposizione media e procediamo a uno sviluppo digitale volto a recuperare quanti più dettagli possibile.

Come vedete, il recupero di luci e ombre consente di riportare in superficie dettagli che erano completamente assenti dall’anteprima. Ovviamente l’istogramma è la nostra unica guida nel buio, mentre stiamo scattando, per capire se la nostra esposizione ci consentirà di arrivare a questo risultato.

Vediamo ora la foto recuperata e la foto HDR affiancate. Quale vi sembra meglio?

Posso dirvi che, come sempre in fotografia, è una questione di preferenza. Siamo sempre in ambito di compromesso: se scattiamo HDR, sacrifichiamo un po’ di nitidezza e avremo del lavoro in più da fare in post, mentre se ce la giochiamo con un singolo scatto fidandoci della gamma dinamica del nostro sensore, ci troveremo a dover sviluppare un file molto complesso per avvicinarci al risultato desiderato.

Pro e contro: l’HDR non sarà perfetto e presenterà artefatti, tuttavia la gamma dinamica sarà visibilmente migliore; la foto singola sarà più precisa e nitida, ma sacrificheremo qualcosa nelle ombre e nelle alte luci, inoltre avremo più rumore a causa del recupero in fase di sviluppo.

Sviluppare i colori dei girasoli

In fase di sviluppo digitale è buona norma sviluppare anche i colori delle nostre foto, altrimenti rimangono come letti dalla camera e salvati nel file RAW, precisi ma un po’ spenti. Per prima cosa possiamo sperimentare con i profili colore del nostro modulo di sviluppo, personalmente ho scelto Camera Standard come profilo per avere una lettura piacevole simile possibile a quella del mio sensore, senza aggiungere variabili alla color science di Canon.

A questo punto mi arrischio a colorare la mia scena con un bel Vividezza +20, il gioco vale la candela e lo tengo; raramente agisco invece sulla saturazione complessiva della scena.

Piuttosto, nel pannello dedicato ai colori, possiamo provare a giocare su Saturazione e Luminanza di alcuni colori. Sicuramente vado ad aumentare la saturazione dei blu, diminuendone anche la luminanza se necessario, per recuperare ulteriormente dettagli nel cielo. Posso a questo punto divertirmi a sperimentare con i gialli e gli aranci, per vedere se i miei fiori migliorano.

È il momento di sperimentare

Ricordate, la cosa più difficile è beccare i girasoli in fiore, il resto sarà divertente come… scattare una fotografia!


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