Foto della Luna Rossa

Il 27 Giugno 2020 abbiamo scattato quasi per caso queste foto della Luna Rossa

Nel 2020 assistiamo a questo incredibile passaggio lunare. Purtroppo il massimo splendore del nostro satellite era il giorno precedente, ma le nuvole ci hanno ostacolato. Al momento dello shooting la Luna era visibile per metà, il che comunque le attribuisce sempre un certo fascino misterioso.

Avete mai provato a fotografare il nostro satellite? Se siete fotografi amatori con un corredo decente, forse vi sarà capitato di inquadrare e scattare qualche paesaggio lunare, soprattutto nelle notti estive, magari in vacanza su qualche montagna, in assenza di inquinamento luminoso.

Si può fotografare la luna con lo smartphone?

Ovviamente nell’eterna lotta tra fotocamere e smartphone, oggi non c’è iPhone che tenga: uno smartphone non ha i numeri per scattare foto decenti della luna. Questo per almeno due motivi:

  1. Le dimensioni di lente e sensore non sono tali da offrire una immagine di qualità con una illuminazione così scarsa;

  2. L’esposizione spesso full automatic degli smartphone, anche quelli più avanzati, darebbe una lettura falsata della scena e la Luna risulterebbe del colore sbagliato, troppo luminosa, irridescente e con tutta probabilità anche fuori fuoco.

Le foto della Luna Rosso Sangue ingrandite

Vediamo di seguito le immagini della Luna, con un crop di 2000x1333 pixel sul sensore APS-C da 18 megapixel di Canon EOS 700D.

La storia di questo shooting di genere astrologico

Facciamo un passo indietro. Quella notte devo confessare che mi ero completamente dimenticato – se mai lo avevo saputo! – che ci sarebbe stata la Luna Rosso Sangue. Per questo ero completamente impreparato alla cosa, al punto che stavo fondamentalmente per coricarmi.

Quando ecco che aprendo la finestra la vedo all’orizzonte. Già bassa e in procinto di scomparire dietro ai palazzi della mia città, cosa che ha prontamente fatto di li a 5 minuti

L’equipaggiamento fotografico

Senza perdere tempo ho recuperato l’obiettivo più lungo che ho, un Sigma 70-300 che non brilla per luminosità e nitidezza, ma che in questo caso mi ha permesso almeno di avvicinarmi al soggetto. La camera era una Rebel, EOS 650D o 700D, non sono nemmeno sicuro perché l’intero shooting si è svolto nell’oscurità più totale del mio balcone. E per fortuna che conosco a memoria la posizione di ogni bottone!

I primi scatti li ho tentati a mano libera, ma la fortuna non era con me: il cielo era molto scuro e anche la Luna non splendeva particolarmente luminosa, la luce rossastra che emanava era decisamente meno propensa a impressionare il sensore rispetto al suo usuale pallore.

Per questo ho afferrato di fretta e furia un piccolo treppiede, si trattava del mio vecchio Hama Traveller, azzoppato dopo tante battaglie ma ancora funzionante. Ho azionato il quick lock ed eccomi pronto a inquadrare. Non ho avuto tempo di recuperare l’RC-6 remote control, quindi ho impostato il timer di 2 secondi per eliminare le vibrazioni.

L’importanza della pianificazione

Purtroppo non tutte le foto sono andate a buon fine, a causa della mia impreparazione ho salvato solo poche immagini. Se avessi previsto uno shooting del genere, avrei tenuto a portata di mano il treppiede Manfrotto, più stabile e adatto a una sessione con teleobiettivo, inoltre avrei preparato il comando remoto per scattare senza introdurre vibrazioni nelle immagini.

A giocare un ruolo fondamentale è stato il tempo: con pochi minuti per imbastire camera, lente, treppiede e SD Card, il tempo per fare gli scatti di prova è stato pochissimo. Alla fine ho ottenuto l’esposizione in pochi secondi, ma la posa di 2 secondi mangiava comunque molto tempo.

Al punto in cui ero, quando la foto era giusta, l’angolo della Luna cominciava già a scomparire dietro alle antenne televisive e ai tetti dei palazzi.

Il fattore di noise nelle immagini notturne

Come probabilmente avete notato dalle immagini, il livello di rumore è decisamente alto. Il primo tentativo a mano libera mi ha costretto a impostare 1600 ISO per avere valori tali da non scattare una foto mossa. Ma ancora non bastava, quindi sono dovuto ricorrere al treppiede.

Qui sono passato da ISO 1600 a ISO 200, tuttavia l’immagine presenta ancora molto rumore. Perché?

Le immagini sono esposte a sinistra

Che cosa significa questo? Esistono tre modi di esporre una fotografia:

  • Esposizione a sinistra

  • Esposizione al centro

  • Esposizione a destra

La differenza è puramente luminosa, dipende dal triangolo dell’esposizione. Quello che succede è che se dall’esposizione corretta ci muoviamo verso sinistra, avremo una foto sottoesposta. Questo significa che potremo recuperare più dettagli nelle aree scure, piuttosto di quelli che potremmo recuperare nelle aree chiare se sovraesponessimo la foto.

Esporre a sinistra sembra meglio a prima vista, e in certi casi lo è. Io per esempio lo faccio quando scatto architettura outdoors, preservo i dettagli del cielo e poi recupero le ombre in post-produzione.

Qual’è il problema allora? Semplice: esponendo a sinistra, introduciamo automaticamente più rumore nell’immagine. La pratica dimostra che una foto sovraesposta con valori ISO elevati ha solitamente meno rumore rispetto a una foto sottoesposta con ISO più bassi.

La parte nerd che è in me mi spingerebbe ad approfondire il concetto degli ISO nativi di una camera, ovvero quei valori ISO entro i quali la camera dà il meglio. Confesso di non ricordare quali siano i valori ISO nativi della Canon EOS 650D, per cui riesumerò l’argomento in futuro. Basti sapere che anche i valori di ISO nativi potrebbero aver influito sul rumore presente nelle immagini – che comunque ho ridotto con lo sviluppo in Lightroom Classic, recuperando al contempo un po’ di dettagli nelle alte luci e nelle ombre.

La foto senza crop

Ora vi mostro l’immagine completa e non croppata – le prime due hanno un crop a 2000x1333 pixel, per ingrandire ulteriormente la Luna.

Senza avere la pretesa di aver scattato delle belle foto – perché quando ho quella pretesa, mi preparo prima –, spero comunque di avervi affascinato e regalato una bella vista, qualora ve la foste persa.

Le altre volte che abbiamo fotografato la Luna

Già, non è certo la prima volta!

Questa immagine fa riferimento all’Eclissi di Luna del 27 Luglio 2018, occasione in cui ci eravamo preparati all’avvenimento celeste giusto un tantino di più rispetto a questa Luna Rosso Sangue.

Come vedete, si tratta di un piano montato con alcune fasi dell’Eclissi. Ricordo bene che la Luna rimase di un colore rosso cupo per gran parte della notte. Un evento assolutamente affascinante, bellissimo da fotografare e anche adrenalinico, nonostante la lentezza del passaggio lunare.

Ricordo bene che al termine dell’eclissi decisi di scattare un’ultima foto. Questa volta la scattai a mano libera, dato che la Luna era tornata a splendere normalmente e sarei riuscito a scattare con ISO sufficientemente bassi anche senza treppiede. La foto che ho scattato è questa.

Sempre bello il nostro satellite!

Le foto scattate con la giusta preparazione sono sempre migliori in termini di qualità, tuttavia ci tenevo a mostrarvi il confronto, perché questa volta la novità è che ho adottato un metodo molto blando di post-produzione. Non ho enfatizzato colori, vividezza e saturazione, e ho agito per rimuovere contrasto invece di introdurne. In buona sostanza ho lavorato per ottenere un look più naturale rispetto a quello che avevo fatto in passato.

La sentenza a voi: preferite le foto della Luna con molta o poca post-produzione? Fatecelo sapere con un commento, per qualunque informazione o curiosità basta compilare il form presente nella sezione Contatti di questo sito, risponderemo al più presto!


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